L'arrivo della nuova stagione vi dà spensieratezza e state progettando un "salto" dall'altra parte del mondo? Calma: lasciatevi guidare dalla nostra contributor Francesca di chicfb, vi porterà a Miami ma sarà un vero spasso. Bon voyage!
La primavera mi ha sempre inspirato a una vita che sembra estratta dai quadri dell’Impressionismo, pittura en plein air, idillici picnic sulla riva del fiume, salici piangenti e passerottini che cantano. In effetti, dopo quasi vent’anni in Florida la vignetta bucolica si è stracciata come un giornale vecchio e lasciate che ve lo racconti come se fosse una novella, così non sembra brutale o sarcastico.
I caratteri si chiamano umidità, calura, sole e pioggia che saltabeccano felici come farfalle spensierate in un giardino che è poi una serra con una media di 180% di umidità. Qui la vita fa il suo corso fino a quando nascono le zanzare dopo le prime piogge di marzo: i piccoli scorrazzano felici e crescono a vista d’occhio cibandosi del sangue fresco degli inermi esseri umani. Non c’è OFF che tenga.
In poche parole: potrei continuare per un bel po’, ma il punto è che non esiste la primavera a Miami, non ci sono le mimose in fiore o le violette, qui c’è la stagione dei manghi. Per metterla un po più primaverile, a marzo usciamo dalla spiaggia e vi porto a Coconut Grove.
Miami sembra tutta ... Miami, ma è in realtà fatta di diverse municipalità. Coconut Grove è una delle più vecchie del sud della Florida e letteralmente costruita sulle mongrovie e un marmo poroso fatto di calcificazione di conchiglie. Si estende lungo la Baia di Biscayne e infatti è la sede di uno dei circoli velici più vecchi della zona. È un medley tra mecca turistica (almeno fino a una decina d’anni fa) e quello che è localmente conosciuto come “la ricchezza originaria di Miami”. Palme e ficus foltissimi e invadenti fanno da siepe alle scuole private più costose del sud della Florida e alle residenze private che si intravedono dietro le muraglie verdi. Nei primi anni 90, appena trasferita qui, questa era la zona che Madonna e Sly avevano scelto come residenza. Per dircela tutta: il nostro adorato Gianni Versace viveva nel suo castello di Ocean Drive e cotante quantita’ di celebrity status non ci stava in una solo codice postale.
Cosa visitare per non passare come un altro turista da intrappolare?
La Barnacle Villa ora è un edificio storico protetto e un museo privato, fu costruita alla fine del 1800 da Ralph Middleton Munroe allora Commodore del Yacht Club quando si dovette trasferire dal nord del paese a causa delle precarie condizioni di salute della figlia. La villa, il giardino e la boat house, disegnate e costruite sotto la direzione del Commodoro, hanno sopravvissuto i secoli e soprattutto la devastazione dell’uragano Andrew che ha raso al suolo tutto il resto di Coconut Grove. Non solo il giardino sul retro ha la migliore vista nella baia, ma ci fanno i concerti della luna piena e pure gratis. Non è così rinomato come la Villa Vizcaya, una riproduzione un po’ a stile Versailles di tutto quello che aveva colpito il proprietario nel suo viaggio a Venezia, gondole incluse. Ma chi ha bisogno di copie quando Venezia ora è più accessibile che non 100 anni fa?
Dove comprare?
Lo shopping può giocare degli scherzi se ti lasci ammaliare dalle sirene del centro commerciale Coco Walk, ma il carattere di Coconut Grove è popolato dai negozietti che satellitano intorno. Dallo specialista che ti legge le carte, a piccole manifatture di bijoux a negozi dell’usato, le alternative per comprare qualcosa di originale da riportare come souvenir a casa sono numerose. Something unusual.
Dove mangiare?
L’ULTIMA OSSESSIONE. Prima di raccontarvi dei miei locali preferiti, bisogna che vi parli di Bianco Gelato (www.instagram.com/biancogelato). C’ha la precedenza perché è la miglior gelateria della contea. Cos’altro ci si puo’ aspettare a parte prodotti bio e senza GMO e i proprietari più simpatici e dedicati? In realtà c’è qualcosa: servono il vero affogato al caffè e scrivono ‘stracciatella’ senza errori grammaticali.
HIPSTER. Il mercato del sabato ha i migliori prodotti biologici, di cucina ‘cruda’ (ho imparato a mangiare ‘crudo’ su queste bancarelle) e la miglior selezione Amish tutto in una strada sola che viene chiusa al traffico fino alle prime ore del sabato pomeriggio. Aperitivo da Monty’s accanto al Yacht Club.
CHIC. George e Le Bouchon du Grove sono una garanzia quando si tratta di mangiare tipica brasserie francese. Il Ritz Carlton se devi portare un cliente a pranzo.
DOVE ESSERE VISTI. Green Street al brunch della domenica e da nessun altra parte.
C’è molto di più da vedere in Coconut Grove, ma questa è la mia selezione e se venite, mandatemi una email e ci troviamo per un caffè.
Francesca
Non vediamo l'ora di venire a trovarti cara Francesca, intanto grazie per i tuoi preziosi consigli ;)
DD
You know the Impressionists and their method of painting en plein air, these idyllic déjeuners sur l’herbe under the shadow of centennial trees and streaks flowing and little birds chirping? There’s no better season than spring to get inspired, right?
If you live in South Florida you must stop all of the above at a screeching halt and I’ll give you a series of reasons, as if it were a novel.
The characters are heat and humidity, sun and rain and they all hang out together like butterflies in a field, or better a greenhouse with 1000% of humidity.
Then life goes on and mosquitoes are born, they hatch at the first spring rains, they are all squeaky and jolly and they love human’s pores and the warmth of the skin.
I could go on, but the point is made, there’s no spring in Miami, there’s no mimosa trees or violets, we have mangoes. To make it springy and blossoming, this time we go to Coconut Grove.
Miami seems all … Miami, but it’s actually made of several municipalities. Coconut Grove is one of the oldest establishments in South Florida, build over mangroves; it extends along the Biscayne Bay and is the residence of one of the oldest sailing clubs in the area. It’s a mix of tourist mecca (at least until good 10 years ago) and what’s known as “Miami’s old money”. Luscious leafy palms and ficus trees parade down the street like in Tuscany the famous cypress and disguise the most prestigious private schools and manicured residences. In the ‘90s, when I first moved here, Madonna and Sly had chosen the Grove as their address. Thing is: our beloved Gianni Versace had chosen the Beach and too many celebrities didn’t fit in one zip code: I think.
What to see that will not make you look like the tourist to be trapped?
The Barnacle Villa became a private museum of artefacts from the period when Commodore a naval engineer moved down from update New York because one of his daughters was sick and needed warmer climates. The house and the boat house he designed and built survived the centuries and the devastation of hurricane Andrew: it is intact still and has the best view on the bay. It’s not as famous as the Villa Vizcaya a reproduction of what his owner had seen in Venice decades ago, the white and red striped poles of the gondole, but who really needs the knock-offs? (I said it)
Where to buy?
Shopping can be tricky as big Coco Walk will be alluring you like a chanting siren, but the real core of the Grove is the indie boutiques all around the Gap populated mall. From card psychics, to vintage clothing, to independent jewelry makers and bathing suit designers there’s enough to choose from and bring back home something unusual.
Where to eat?
NEW OBSESSION. Before I delve into the list of my favorite places, I need to tell you about the one place I am obsessed with, Bianco Gelato (www.Instagram.com/biancogelato) : the best Italian ice cream in town. What else do you need other than organic, no GMOs, allergy friendly and, owned by the most charming Italian family from Siena? I should mention that a place where they do the true affogato al caffe’ and they don’t misspell ‘Stracciatella’ you know you can’t go wrong.
HIPSTER. the Fresh Market on Saturdays morning has the best raw food, organic produce, Amish products you can find in one place.
FOR THE ‘LADIES WHO LUNCH’ George and Le Bouchon du Grove are a sure match, Green Street for the brunch aficionados.
There’s much more to Coconut Grove that meets the eyes, but this is solid information and if you come, shoot me an email and we’ll meet over an affogato.