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Lifestyle
03 Febbraio 2016
Prodution Q: an invisible interview
L'intervista di oggi ci porta in Giappone, un paese dal grande fascino e dove sembrano non esistere confini tra la bellezza interiore e quella esteriore: è un tutt'uno che fiorisce in molte arti e stili di vita, ispirando progetti da ammirare con gli occhi e fare propri con il cuore. Scoprite con noi il collettivo artistico Prodution Q e lasciatevi incantare dai prodotti nella gallery, sarà un viaggio di sola andata nelle emozioni.


Partiamo dal titolo della serie, the invisible gap: quali sono i divari chenella vita di tutti i giorni affrontiamo senza vederli perché
invisibili?


C’è sempre una distanza tra le persone, e quella distanza non si misura in centimetri, ma in emozioni. Non attraversiamo lo spazio solo fisicamente muovendoci più vicino (a qualcuno), ma lo facciamo anche attraverso, gesti, azioni, e attraverso sensazioni”a pelle” che vanno a toccare l’altro. Nella vita ogni giorno incontriamo degli estranei, persone che amiamo, conoscenti e amici. Scambiamo azioni nella speranza di riuscire ad avvicinarci all’altro.


Un antidoto può essere circondarsi di prodotti così belli e poetici?

Quello che sto cercando di fare è fondere un concetto nella vita delle persone; “I’mnotloudlyscreaminganything”. Credo comunque che un oggetto donatoci da qualcuno ci ricordi rapidamente il sentimento di quella persona nei nostri confronti. Porta alla nostra attenzione la considerazione che abbiamo di questa relazione e come la distanza possa essere o sia stata superata.


Anche le tecniche e i soggetti sono importantissimi: come sono stati scelti e perché?

I soggetti sono stati scelti in maniera molto personale. Ognuno viene da una scena, da un momento particolare che mi ha ispirato a creare la serie. In Series 1 il ciliegio Sakura è stato scelto perché il loro spirito mi commuove, hanno una vita brevissima e ciononostante, in quel lasso di tempo essi sbocciano e vivono pienamente. È una metafora sul far tesoro di momenti particolari.  Da un punto di vista tecnico ci sono significative implicazioni artigianali. L’immagine è fatta prima di tutto da un’emozione, poi arriva la mano. Gli scatti sono fatti con una macchina a pellicola, poi scelgo l’immagine e la sviluppo in camera oscura, dopo ci dipingo sopra in base alle sensazioni del momento.


The city book è l'ultimo progetto di Production Q: ce lo raccontate?

THE CITY BOOK è un progetto di pubblicazione d’arte di Production Q, che osserva la città attraverso gli occhi dei suoi artisti. Per questa ragione si tratta di una guida diversa e contiene una mappa di scene che hanno ispirato l'arte nel corso degli anni in vari luoghi. THE CITY BOOK svela le storie che attraverso l’arte dànno il soffio vitale a una città. Abbiamo avuto cura nel selezionare artisti che hanno un forte legame con la città (in questione). Ogni CITY BOOK esplora la città attraverso le loro prospettive, rivelando una sfaccettatura della propria identità e del proprio carattere urbano che difficilmente un viaggiatore potrebbe scoprire da solo.
Ogni artista ha contribuito raccontando la propria storia di vita in città attraverso testi, immagini, aneddoti, interpretando temi che spaziano dall’eredità culturale alla lingua, all’identità. Ogni storia è legata a un luogo che è riportato sulla mappa illustrata allegata, per dare al viaggiatore una guida tangibile, permettendo l’instaurarsi di una sorta di dialogo tra il lettore e l’artista, man mano che il lettore visita la città sfogliando il libro. Lo abbiamo anche rilegato in un lussuoso formato in copertina rigida.


Di quali città avete svelato lo spirito nascosto e quali altre vorreste inserire nel progetto, magari in Italia?

Ho iniziato con Hong Kong, una città nella quale sono cresciuta e che mi è tuttavia così ignota. Mi piacerebbe includere città con storie diverse da raccontare. Credo di poter mettere sul piatto qualcosa di inusuale: svelare un prospettiva di una città diversa dalle idee preconcette che se ne può avere, e l’Italia è di sicuro nella lista!

Vogliamo ringraziare il nostro caro amico Fulvio per averci fatto conoscere questa realtà. Condividiamo altra bellezza?

DD

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