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02 Ottobre 2013
Studio Chilesotti: quei favolosi anni '80
Quando ascolto i racconti di viaggio e di lavoro di Pietro e Luca Chilesotti, mi ritrovo catapultata in situazioni da film; per questo mi piace raccogliere nei post di DDmag alcuni aneddoti interessanti che racchiudono l'essenza e l'esperienza del loro lavoro di fotografi di moda. Oggi torniamo con Pietro nei mitici anni '80, tra donne bellissime e luci perdute.

"Era ormai quasi mezzanotte ed anche abbastanza freddo. Fuori dal cinema San Marco stavamo ancora chiacchierando animatamente della proiezione appena vista , avevo noleggiato la pellicola la Carmen di Carlos Saura ( regista artista completamente fuori dal "giro" commerciale) con la partecipazione sonora e fisica di Paco de Lucìa , gli amici mi ringraziavano della serata e sopratutto mi auguravano buon viaggio: ciao, ci vediamo la prossima settima mi raccomando ! echiusi nelle loro sciarpe scappavano a casa. Avevo solo tre ore e mezza circa per dormire perché' all' indomani alle 4 di mattina (o notte che si voglia chiamare) sarei partito per Francoforte! Con il mio aiutante di allora che per il racconto chiameremo Horge ( lui e' di origine spagnola approdato qui per amore ), il mattino alle 4 in punto ci siamo avviati con la mia fantastica golf blu ( la prima golf diesel 1400 aspirata che non consumava niente ma più' di 130 kmh non faceva ) ed il viaggio e' stato veramente lungo mi sembra circa, 8/9 h , insomma siamo entrati a Francoforte verso le 13/ 13,30 di un venerdì' di febbraio del 1984 , fantastico! Allora naturalmente niente navigatori che molto comodamente ti " scodellano" esattamente davanti al civico atteso, per cui dopo un po' di ricerche e grazie a Horge che parla benone il tedesco, siamo arrivati allo studio di Bernard Wagner in pieno centro, ma lì per fortuna , (allora naturalmente non esistevano nemmeno i cellulari) , una signora che usciva dallo stesso palazzo di Bernard ci disse : ragazzi andate nella seconda traversa a destra e troverete un ristorante greco, Bernard quando non lavora sta sempre li' anche la sua agente lo chiama al numero del ristorante : siete suoi amici o lo cercate per lavoro? ci siamo conosciuti in vacanza al lago di Garda ! ah...Italia ...Wunderbar ! e sgattaiola via dicendoci ciao! Insomma arrivati al ristorante finalmente abbiamo trovato Bernard ma in parallelo lì e' iniziata l' odissea alcolica finita poi solamente verso le tre di notte dello stesso giorno , anzi no di sabato notte! Dopo un paio di bicchierini di Ouzo letteralmente imposti ed offerti dal' amico titolare del ristorante , Bernard's friends are my friends! mi disse Demetrios , e giù' Ouzo ...ma poi per fortuna abbiamo anche pranzato! Usciti dal Restaurant Demetrios verso le 14 e 30 circa ......rimasi stupito dalla confusione del traffico ma anche dal fatto che tutti i grandi negozi e le splendide boutique del modernissimo centro di Francoforte stessero chiudendo! ma come? Here the weekend start on friday at 14, Peter ! mi disse Bernard , fantastico ......... avevo sentito parlare che in America in quegli anni il fine settimana iniziava il venerdì pomeriggio e si vociava che probabilmente anche da noi un giorno.........ed io ed il mio aiutante Giorgio eravamo a Francoforte nel bel mezzo di un fantastico weekend che iniziava il venerdì' pomeriggio! Esattamente come a New york! Adesso andiamo in studio, voi vi riposate e poi più tardi verso le 17/18 tutti all' Harry's Bar am Main! ma che figata! Penso che non abbiate mai visto in vita vostra una Volvo PV36 Carioca ( guardatela su google! auto del 1935!), quel pomeriggio dopo aver riposato nello studio di Bernard che lui ci ha messo a disposizione, suona il campanello e' lui, che nel frattempo era andato a casa per incontrarsi con sua moglie , bionda imprenditrice d'assalto, ed al citofono dice ad Horge: venite giù' che andiamo al Harry's , vi aspetto sotto in auto. Scendiamo e ...cavolo che auto ! una splendida Carioca verde bosco con sedili in morbidissima pelle color crema, non ho fatto a tempo ad osservare gli splendidi particolari interni dell' auto, radica di legno , pomoli in osso maniglie luccicanti e come ho già detto morbissima pelle, che eravamo già arrivati al piccolo parcheggio dell' Harry's. Che favola, l'interno ricordava quei bellissimi locali tutti in legno in puro jugendstil , fiori bianchi ovunque, soffice musica e piacevolissimamente affollato di giovani e giovanissime splendide ragazze vestite benissimo o super trasgressive! Vedi quella ragazza bionda seduta che sta bevendo un Cartizze , mi dice sotto voce Bernard , e' Berbel l'art-buier di Ogilvy & Mather che vedrai lunedì' sicuramente ma magari, dopo che ha finito di parlare con Stephen ( art creativo free lince ), ve la presento. Dopo circa una decina di minuti ed un mega Cartizze ( si consumava più Cartizze lì che in tutto il Veneto ) Berbel vede Bernard si avvicina ci saluta molto cortese e sorridente , sembrava più' una rappresentante della bellezza vichinga che una tedesca di Francoforte , e poi dopo una breve presentazione di Bernard mi si siede in braccio del tutto spontaneamente ed inizia ad accarezzarmi i capelli, a quel punto ho dovuto fingere che mi fosse andato di traverso una briciola di patatine per di giustificare il mio rossore somigliante ad un pomodoro maturato al sole di Sicilia!
La serata e' poi proseguita con una cena di pesce innaffiato ancora di vino bianco Italiano e successivamente ascolto di jazz dal vivo nei locali della mensa del porto trasformati come ogni venerdì in favoloso spazio per musica dal vivo , insomma cosa volete che vi dica in quegli anni ed in quel ambiente ( la pubblicità' la moda.... ) ed in quella città' se sentivano parlare italiano si giravono per guardare che faccia avesse il "mitico" latino . Nella settimana seguente ho poi realizzato delle immagini per un importatore di abiti italiani che già fotografavo due volte all' anno ed almeno una volta nel famoso superstudio di Milano, in particolare nella sala di posa N.5.
Il caro amico veneto come me che si faceva chiamare Paul Basement praticamente teneva perennemente per se la sala n.05 del superstudio visto quanto in quegli anni lavorava e a me piaceva noleggiare quella sala perché' mi trovavo si a Milano ma vista la confidenza con Paul , mi sembrava di essere a " casa". Essere amico di Paul Basement poi mi dava una aura particolare poiché' dal parcheggiatore agli assistenti fino ai ragazzi del servizio interno "pranzo" mi trattavano con una attenzione particolare !Ogni tanto, nei lunghi corridoi di questo immenso studio, sentivo bisbigliare : e' quello l'amico di Paul e sentivo il loro sguardo che si posava su di me!
Cosa altro posso dirvi se non che oggi Horge, abbandonato un "disturbato" amore per una psicologa, vive nella sua splendida casa sui colli e appena può' si ritira a giocare con gli amati figli che Paul Basement di cui non ho mai saputo il suo vero nome ma se guardate in qualsiasi vocabolario la parola basement viene tradotta in cantina, ovvero da noi in veneto "caneva" , vive da tempo nella lontana Shanghai con una splendida ragazza cinese che parla correntemente 5 lingue e sembra abbia esattamente la meta' dei suoi anni, ed io sono qui a scrivere e ricordare per voi  quei favolosi anni 80! "
Pietro

Lo studio Chilesotti è sempre una fonte inesauribile di idee e ricordi. Alla prossima storia!

DD
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